Ma il centro storico si chiude o non si chiude, a Brindisi?
Mercoledì 05 Gennaio 2011 17:12 | Author: Adoc Puglia |
Apprendiamo dell’avvio di un’iniziativa finalizzata alla chiusura del centro storico al traffico veicolare che, a quanto pare, è supportata da una raccolta firme che ha riscosso consensi tra i cittadini di Brindisi. L’Adoc, dal canto suo, ritiene importante valorizzare e tutelare le zone della città di interesse storico e culturale.
L’Adoc di Brindisi tira le somme del 2010 nella sua provincia
Venerdì 31 Dicembre 2010 20:57 | Author: Adoc Puglia |
Giunti al traguardo di fine anno, proviamo a tracciare un bilancio dell’attività svolta, avendo nel contempo lo sguardo già rivolto ai temi che ci vedranno impegnati nel 2011. Quello che ci lasciamo alle spalle è stato sicuramente un anno terribile che ha reso la vita difficile a migliaia di famiglie alle prese con la perdita del posto di lavoro, con i tagli ai servizi essenziali, rincari, balzelli e disservizi vari.
L'Adoc si unisce al coro di proteste dei cittadini leccesi contro l'abbattimento dell'asilo di Piazza Partigiani
Giovedì 23 Dicembre 2010 21:03 | Author: Adoc Puglia |
L’Adoc provinciale esprime forte contrarietà alla delibera comunale che dovrebbe portare, tra l’altro, alla demolizione dell’asilo di via B. Croce con relativa alienazione del terreno a investitori privati e si unisce alle proteste dei cittadini che in queste settimane si stanno chiedendo perché, un asilo perfettamente funzionante e uno spazio verde a disposizione del quartiere debbano essere abbattuti per far posto ad altro cemento.
L’operazione, infatti, priverebbe il quartiere Stadio, e in particolare il rione di Piazza Partigiani, di un importante servizio pubblico per la comunità; oltre ad una delle poche aree verdi rimaste in una zona già densamente edificata.
Secondo le parole dell’assessore al ramo, all’abbattimento dell’asilo corrisponderà la costruzione di “una nuova sede scolastica in altro sito, il più vicino possibile a quello attuale e senza soluzioni transitorie”; quindi, la cessione al Comune di cento posti auto da parte dell’acquirente dell’area,.
Sorge spontaneo il dubbio che il vero motivo dell’abbattimento di un asilo in perfetta efficienza e della sua ricostruzione, a pochi isolati di distanza, sia in realtà il mascheramento di una speculazione a favore di costruttori privati che si approprierebbero di zone ad alta redditività edilizia.
La prevista realizzazione dei cento posti auto, che resterebbero di proprietà comunale, mal si coniuga con l’asserita realizzazione di unità abitative; sembra invece avvalorare le voci che parlano della costruzione di un centro commerciale il quale depaupererebbe il tessuto commerciale di tutta l’area, peraltro già ottimamente attrezzata di negozi e attività di ogni genere.
Quale è l’idea di città sottesa a queste scelte? Quale è la visione di fondo che si intende realizzare in una città il cui piano regolatore è stato approvato solo pochi anni fa? Questa operazione non è, per caso, una sorta di nuovo piano regolatore occulto e non partecipato, in una città che ha già dovuto assistere ad alla mancata partenza di un’opera costosissima come, ad esempio, quella del filobus?
Si ripensi, sì, a Piazza Partigiani, ma nell’ottica di ridarle nuova vita e respiro, trasformandola in una piazza-giardino, non mortificandola con una nuova cubatura in cemento armato. Oggi la piazza viene usata come area di parcheggio selvaggio nelle ore diurne ed è abbandonata nelle ore notturne, il verde è limitato ad triangolino trascurato, con marciapiedi sconnesso, nessuna area pedonale e una pista ciclabile che presenta molti punti di criticità. Se si vuole intervenire, c’è molto da fare, ma certamente non nella direzione intrapresa da Palazzo Carafa!
A cura dell’Adoc di Lecce
Andare a scuola, anche nel 2010, costa di più
Mercoledì 08 Settembre 2010 18:31 | Author: Roberta Longo - Ufficio Stampa Adoc Puglia |
In media, gli alunni delle scuole secondarie di 2° grado potranno spendere 40,00 euro in più rispetto al tetto massimo fissato dal ministero della pubblica istruzione.
L’Italia non può essere un Paese solo per i “c’è chi c’ha”
Lunedì 06 Settembre 2010 16:12 | Author: Pino Salamon - Presidente Adoc Puglia |
A dar retta alle previsioni ci si “azzecca” quasi sempre; comunque, non si fa peccato. Così, chiusa la parentesi estiva, di spensieratezza, ci si ributta in una tregua armata per i cittadini i quali si accorgeranno come, da oggi in avanti, potranno acquistare un prodotto di largo consumo in meno, o, seppure, sedersi in un ristorante una volta al mese.