Il Consiglio di Stato, rispondendo ad una richiesta di parere del Ministero della Salute, ha esteso la possibilità per i consumatori di acquistare frutta e verdura anche con sacchetti biodegradabili propri, lasciando sugli esercizi commerciali l’onere di verificarne l’idoneità.

Adoc invita il Ministero della Salute a chiarire quali borse siano ammissibili e le metodologie di controllo da parte degli esercizi commerciali

“Siamo soddisfatti per l’estensione dei diritti dei consumatori, ora non più vincolati all’acquisto e all’uso dei sacchetti biodegradabili forniti dall’esercizio commerciale – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – il parere del Consiglio di Stato, infatti, autorizza i consumatori ad introdurre e ad utilizzare shopper personali e alternativi, anche di carta, alle buste in plastica ultraleggera acquistabili presso l’esercizio commerciale. Una decisione che non solo rispetta il diritto dei consumatori alla libera scelta ma evidenzia come sia possibile utilizzare prodotti, come le buste di carta, che rispondono in maniera completa alle logiche di tutela ambientale. Quello che non ci convince è l’onere, eccessivamente gravoso, a carico degli esercenti di verificare l’idoneità e la conformità alla legge dei sacchetti introdotti dai consumatori. In questo senso auspichiamo un nuovo intervento chiarificatore da parte del Ministero della Salute, che non solo definisca con esattezza le tipologie di shopper idonee e conformi, a vantaggio dei consumatori, ma circoscriva le modalità di controllo da parte degli esercenti, rendendolo meno gravoso.”

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