La rottamazione fiscale è una procedura straordinaria, introdotta in Italia nel 2017, che consente di ottenere lo sconto o la cancellazione degli interessi e delle sanzioni relative a determinati debiti fiscali. La rottamazione fiscale, in particolare, si applica a tutti i debiti relativi a imposte sui redditi, IVA e IRAP.

La rottamazione fiscale prevede la possibilità di rateizzare il debito residuo, a patto che si rispettino le scadenze dei pagamenti concordati. Inoltre, è previsto uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi di mora.

Attualmente, la rottamazione fiscale è stata prorogata fino al 30 giugno 2023.

Conseguenza di questa decisione, lo slittamento al 30 settembre 2023, anziché il 30 giugno, del termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossione trasmetterà, ai soggetti che hanno presentato le istanze di adesione, la comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della definizione agevolata. Ulteriore novità rispetto alla decisione del MEF, è che la scadenza per il pagamento della prima o unica rata (precedentemente fissata al 31 luglio 2023) dovrebbe slittare al 31 ottobre 2023.

La nuova Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate (Riscossione) è una procedura che consente di definire in modo agevolato i debiti tributari scaduti relativi al periodo che va dal 1° gennaio 2000 fino al 30 giugno 2022, con alcune esclusioni.

È importante notare che non tutti i debiti tributari rientrano nella procedura di rottamazione e che, nonostante le scadenze siano state prorogate, è consigliabile sapere in anticipo quali debiti rientrano nell’ambito della rottamazione fiscale per poter aderire in modo consapevole.

Alcune delle esclusioni previste riguardano, ad esempio, i debiti derivanti da sentenze di condanna penale passate in giudicato, le sanzioni amministrative comminate dalle autorità competenti in materia di lavoro e sicurezza sociale, i contributi previdenziali e assistenziali, i tributi locali e quelli relativi ai premi di assicurazione obbligatoria.

Con la definizione agevolata delle cartelle esattoriali è possibile pagare il solo debito originario senza l’applicazione di sanzioni, interessi e aggio (il corrispettivo che AdER e gli altri agenti della riscossione incassano per l’attività di recupero crediti). Si tratta di un risparmio consistente sia per chi ha debiti non troppo ingenti che per chi ha debiti di importi elevati con il Fisco.

Per conoscere quali debiti rientrano nella rottamazione fiscale, è possibile consultare il sito web dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione o rivolgersi direttamente agli uffici dell’ente. È importante inoltre prestare attenzione alle scadenze previste per la presentazione delle istanze di adesione alla rottamazione, che possono variare a seconda delle modalità di pagamento scelte.

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