Nell’allegato II del Reg. UE 1169/11 sono riportati i 14 allergeni alimentari che devono essere riportati ed evidenziati nelle etichette dei prodotti pre-imballati; su un cartello, chiaro e visibile, per i prodotti venduti sfusi. Solitamente vengono evidenziati in grassetto tra gli ingredienti del prodotto o al termine, se sono tracce (contiene/puo’ contenere tracce di…).

Gli allergeni sono molti di più, ma solo 14 sono riconosciuti dalla Commissione UE, perché in grado di provocare una reazione allergica negli individui predisposti.

Innanzitutto è importante ricordare la differenza tra allergia e intolleranza:

L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario che si può manifestare poco dopo aver ingerito un alimento o dopo ore. Le sostanze responsabili della reazione allergica, nei soggetti predisposti, sono solitamente proteine contenute nell’alimento (es: la caseina del latte, profilina nella soia).

La reazione allergica può interessare:

  • Apparato digerente (nausea, vomito, diarrea);
  • Apparato respiratorio (asma, tosse, rinite);
  • Manifestazioni cutanee come eczema o orticaria;
  • Manifestazioni generalizzate gravi, come lo shock anafilattico.

L’intolleranza alimentare è, invece, l’incapacità di un individuo di digerire uno zucchero presente nell’alimento interessato, perché produce scarse o nulle quantità di enzima specifico per quello zucchero (es: lattosio di latte e derivati).

La sintomatologia interessa, principalmente, l’apparato gastrointestinale (dolori addominali, nausea, vomito, gonfiore, meteorismo, flatulenza, diarrea) ed è proporzionale alla quantità di alimento assunta.

Ora vediamo quali sono i 14 allergeni da inserire obbligatoriamente in etichetta:

  1. CROSTACEI (gamberi, scampi, granchio, aragoste, ecc). L’allergia può manifestarsi in qualsiasi età.
  2. FRUTTA A GUSCIO (mandorle, noci, nocciole, pistacchi, ecc). La frutta secca è presente in molti cibi, soprattutto, confezionati come ingrediente o come contaminazione (contiene/puo’ contenere tracce di…). Perciò è importante leggere attentamente l’etichetta o il menù.
  3. UOVA e derivati
  4. LUPINI: sono legumi, con un importante apporto energetico e proteico; infatti sono molto usati nei prodotti vegani
  5. LATTE e derivati: per i prodotti latto-caseari dobbiamo distinguere tra allergia alle proteine del latte e intolleranza al lattosio. Nel primo caso si devono eliminare tutti i prodotti a base di latte. Invece, l’intolleranza al lattosio può essere transitoria; quindi, nel tempo, si potrebbe tornare ad assumere latte e derivati. Inoltre, in commercio esistono prodotti delattosati (“senza lattosio”) che sono ben tollerati da molte persone affette da questa intolleranza.
  6. ARACHIDI: appartengono alla famiglia delle leguminose. Negli ultimi anni si sono largamente diffusi i prodotti a base di arachidi, perché energetici e proteici. L’olio di arachidi, invece, non sembra provocare allergia perché non viene estratto dalla frazione proteica del seme.
  7. SOIA: anche la soia è un legume, ricco di proteine e molto usato nell’alimentazione vegana. Come per le arachidi, anche l’olio di soia, non sembra provocare allergia perché non viene estratto dalla frazione proteica del seme.
  8. ANIDRIDE SOLFOROSA E SOLFITI: sono conservanti molto utilizzati in cibi sott’aceto, sott’olio, marmellate; nelle bevande analcoliche e in molti vini.
  9. SEDANO: il sedano è molto utilizzato nella cucina italiana e nelle preparazioni industriali; perciò è importante prestare attenzione alle etichette e ai menù.
  10. MOLLUSCHI (cozze, capesante, vongole, ostriche, ecc)
  11. SENAPE: anche in questo caso è importante prestare attenzione alle etichette e ai menù, perché la senape è un ingrediente insospettabile in molti prodotti industriali o può essere presente come contaminante (contiene/puo’ contenere tracce di…).
  12. GLUTINE: lo troviamo in cereali come grano duro, frumento, farro, orzo, segale, avena e kamut. Il glutine è responsabile sia di allergia che di intolleranza permanente; in quest’ultimo caso si parla di celiachia.
  13. PESCE (merluzzo, salmone, trota, sardina, spigola sono i più frequenti)
  14. SEMI DI SESAMO
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