stay home

Abbiamo sempre pensato che le cosiddette feste comandate, civili e religiose, rimangono delle ricorrenze che i cittadini devono poter vivere e celebrare con i riti e le modalità che ciascuna di esse rievoca nel corso dell’anno.

E’ vero, per le imminenti festività del 12 e 13 aprile ciò avverrà virtualmente a causa del Covid-19 che sta sconvolgendo la vita socio-economica di ciascuno di noi nel nostro Paese. Ma non per questo pensiamo sia opportuno che i riti della domenica in chiesa e del lunedì con la gita fuori porta, come tradizione vuole, li si può sostituire facendo fare la coda ai cittadini, in due giorni festivi, presso super e ipermercati in attesa della spesa. I quali ultimi, per di più, devono recarsi singolarmente e non certo con la famiglia al completo.

Quindi, come Adoc Puglia, l’Associazione dei Consumatori, non aderiamo e non sosteniamo nessuna richiesta avanzata da altre associazioni dei consumatori sull’apertura di tali esercizi commerciali nei due giorni della Santa Pasqua al fine di permettere una normale esecuzione delle norme attualmente in vigore sulla mobilità dei cittadini. E questo lo si deve fare sapendo che è nell’interesse di tutti: nessuno escluso, anche degli addetti ai lavori.

Noi pensiamo che il ruolo e i compiti di una associazione dei Consumatori è anche quello di presidiare il territorio stando a contatto con i cittadini e tutelarli, a maggior ragione, in questo periodo di truffe, fenomeni speculativi, ingiustizie e fake news che circolano sui social e non suggerire di effettuare, inopportunamente, spostamenti e creare capannelli che risultano contrari alle disposizioni di legge in questa fase di contrasto al corona virus.

Comunicato stampa a cura dell’Adoc Puglia

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