Sono sempre di più le zone della città anche centrali che “ospitano” i “senza
dimora”. Sistemazioni di fortuna dove consumare un pasto, se disponibile,
curare l’igiene, quando possibile, e riposare sotto gli sguardi indifferenti
colpevolmente distratti di migliaia di passanti e delle istituzioni che non
muovono un dito per porre fine a situazioni che con l’umanità, l’accoglienza e
la solidarietà hanno ben poco da spartire. Da settimane nei pressi della
centralissima piazza Crispi, a ridosso di uno degli alberghi più rinomati in
città, un intero nucleo famigliare ha trovato riparo sotto una balconata. A
pochi isolati, in zone a rischio in quanto a ridosso di stabili dichiarati inagibili,
diversi “senza dimora” hanno approntato sistemazioni di fortuna. Sempre in
zona a testimoniare la presenza di qualcuno un cappotto a fare da segnaposto
steso su una panchina. Immagini che fanno male, situazioni inaccettabili per
una città Brindisi che ne ha fatto a giusta ragione dell’accoglienza un motivo
di orgoglio. L’ADOC esprime preoccupazione e sdegno per ciò che è avvenuto
sino ad ora e per ciò che sarà l’immediato futuro in considerazione delle
temperature sempre più fredde ed il contestuale incremento dei numeri della
pandemia che accentueranno ancor di più l’isolamento. Riteniamo che alla
pregevole attività della Caritas e delle associazioni di volontariato vada
affinacata un’azione sinergica, più incisiva, da parte delle istituzioni e la
protezione civile sotto il coordinamento della Prefettura per rendere disponibili
immobili in disuso nonchè strutture ricettive inattive per Covid. Siamo
convinti, inoltre, che se coinvolta la città non rimarrà indifferente dinanzi le
sofferenze del prossimo.

Brindisi li, 13 Gennaio 2022

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