Natale Adoc Puglia

A fronte dei 456 euro spesi in Europa, per il 2019 gli italiani spenderanno complessivamente 540 euro a famiglia, un’incidenza superiore del 19% rispetto ai 456 euro della media europea.

Questo il dato ricavato da una ricerca effettuata dall’Adoc, l’associazione per i consumatori, precisando che l’Italia, quest’anno, si classifica al terzo posto tra i Paesi europei dove si spende di più per il Natale, e che vede al secondo posto la Spagna con 554 euro e al primo posto la Gran Bretagna con 639 euro.  In fondo alla classifica c’è l’Olanda con 341 euro a famiglia.

Ma l’attenzione dell’Adoc Puglia è ricaduta su di un altro aspetto che, pian piano, sta prendendo il sopravvento anche a Natale: gli acquisti online.

“È un fenomeno in crescita – dichiara Camilla Campanella, che ha curato la ricerca.

Infatti, la tendenza di ricercare canali di acquisto alternativi online assorbe quasi 1/3 della spesa totale (32%) anche grazie all’aumento delle opportunità offerte.” Basta dire che l’incidenza dell’online per il Natale in Italia è pari a 178 euro a famiglia, inferiore a quella di Paesi come la Germania e la Gran Bretagna ma superiore a quella di Spagna, Grecia e Portogallo.

Gli acquisti online non riguarderebbero solo regali ed addobbi natalizi, ma anche il cibo, sul quale l’Adoc Puglia si è soffermata, sino a chiedersi: “come risponde la popolazione barese a questa nuova possibilità di fare spesa? Predilige gli acquisti, del cibo, online o resta fedele ai tradizionali acquisti presso centri commerciali, mercati rionali oppure direttamente dal rivenditore di fiducia, nel caso si vogliano acquistare prodotti tipici del territorio?”

“Come è emerso dall’indagine, la popolazione barese resta inflessibile, imperturbabile: la netta maggioranza è lontana dall’ idea di acquistare online, restando ancorata all’ acquisto diretto dei prodotti in vendita diretta visibile ad occhio nudo – afferma ancora Camilla Campanella.

I prodotti tipici della tradizione, acquistati dai baresi per festeggiare con i propri cari, vanno dalla pasta fresca, come cavatelli e orecchiette, al capitone, al baccalà, per giungere fino ai dolci di mandorle, cartellate, il classico torrone, tutt’al più il panettone.

In conclusione, i cittadini del capoluogo barese, confermano di voler trascorrere le imminenti festività conoscendo quali alimenti consumare in famiglia.“Il caos e l’attesa non ci spaventano Ci entusiasma l’idea di scegliere e toccare con mano i prodotti che andremo ad acquistare, visitando i negozi addobbati a festa e che ci aiutano a vivere l’atmosfera natalizia. Non si può paragonare tutto questo con la “freddezza” degli acquisti effettuati online” concludono i Baresi.

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