Giungono presso la sede Adoc provinciale le continue lamentele dei cittadini
relativamente alla scarsa qualità dei servizi resi da Poste italiane sul territorio. Dalle
denunce, accolte dalla scrivente, emerge come vengano puntualmente mortificate le
aspettative di migliaia di consumatori alle prese con disservizi ed un’organizzazione
degli sportelli che non tiene conto del volume e tipologia di utenza e della realtà in cui
si opera. Nello specifico registriamo nella sede di Poste italiane del quartiere
Sant’Elia, con una popolazione che si aggira intorno ai 20.000 residenti,
l’inoperatività degli sportelli ed i continui cambi di operatore. Nella mattinata odierna
un solo sportello sui cinque disponibili nonostante le lunghe code per lo più di
persone anziane. Una situazione insostenibile resa ancor più inaccettabile dal
continuo cambio degli addetti allo sportello verso altre sedi che in realtà come quelle
del quartiere S.Elia disorientano i consumatori più anziani mettendoli in difficoltà per
il venir meno di punti di riferiemnto e del consolidarsi di un rapporto di fiducia. Agli
aspetti organizzativi fanno da contorno quelli legati alla sicurezza e all’accoglienza.
Mentre nella stragrande maggioranza delle sedi di Poste italiane sono stati negli anni
effettuati lavori di restyling con punti informativi di assistenza ed ascolto nel quartiere
Sant’Elia la struttura risulta datata e priva di servizi ed aree di confort secondo gli
standard aziendali. Sul fronte sicurezza denunciamo ancora una volta l’ubicazione
dello sportello Atm in zona decentrata, nascosta e scarsamente sorvegliata rispetto
all’ingresso principale fattori che espongono i cittadini a possibili reati. Nel ricordare
che l’apertura dell’ufficio postale nel quartiere Sant’Elia è stata il frutto di battaglie
che hanno visto partecipe l’intera comunità non è accettabile l’atteggiamento
irrispettoso di Poste Italiane a cui chiediamo un celere intervento per affrontare le
criticità denunciate.
Brindisi li, 4 Ottobre 2021

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