“Non c’è un pianeta B”, “state distruggendo il nostro futuro”, così si legge sui cartelli dei giovani e dei bambini che hanno deciso di aderire al movimento tutto nuovo “Fridays for future”.

Una protesta nata a partire dalla piccola Greta Thunberg, 16enne svedese che da settembre ogni venerdì mattina sciopera davanti al Parlamento svedese. Una protesta che l’ha resa celebre al punto da essere invitata nelle grandi conferenze internazionali come la Conferenza mondiale sul clima a KatowicePolonia.

In Francia Greta e alcuni dei suoi amici sono stati ricevuti dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, che da tempo cerca di limitare la circolazione delle auto nella capitale. Anche il ministro dell’Ambiente, François de Rugy, ha sostenuto la protesta: “Preferisco avere dei manifestanti fuori dal mio ministero che protestano dicendo che non stiamo facendo abbastanza – il che è esattamente ciò che penso “

Il prossimo 15 marzo è indetto uno sciopero mondiale studentesco. I governanti “devono dare prova dei loro impegni per una transizione ambientale equa tra ricchi e poveri”, si legge sulla pagina Facebook dell’evento.

Scendere in piazza con cartelli e striscioni, leggere insieme il discorso di Greta al mondo, e riflettere su cosa possiamo fare tutti per fermare i cambiamenti climatici.

“Questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.” [Un Capo Indiano]

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